Il Senato ha votato la fiducia sul Jobs Act con 166 si', 112 no e un astenuto. Il testo, quindi, passa in terza lettura senza modifiche rispetto alla versione della Camera, dopo essere stato significativamente cambiato e migliorato in questi mesi,come ha dichiarato il Ministro del Lavoro Poletti.Ora la riforma passa nelle mani del Governo, pronto a scrivere i decreti delegati, il primo entro Natale sul contratto a tutele crescenti e la riforma radicale dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Le nuove regole scatteranno da gennaio insieme agli sgravi fiscali (eliminazione del costo del lavoro dal calcolo dell'Irap) e contributivi (azzeramento degli oneri sociali per i primi tre anni) previsti dalla legge di Stabilita' per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Le tutele saranno crescenti in base all'anzianita' di servizio del lavoratore: piu' anni di lavoro, piu' consistente il risarcimento.
Jobs Act - TESTO DEFINITIVOQuesti gli interventi previsti dalla delega:- ridurre le forme contrattuali ed eliminare quelle piu' precarizzanti;- ridefinire il sistema degli ammortizzatori sociali e renderli universali;- rafforzare le politiche attive per il lavoro;- semplificare la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro;- rafforzare la strumentazione di sostegno alla maternita' ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.